La Ola, Lettera-appello-ai-sindaci-della-Basilicata

04.10.2014 18:26

La Ola, Organizzazione lucana ambientalista, portavoce delle istanze della comunità lucana, Le
chiede che il comune di cui è Sindaco adotti una deliberazione che impegni con urgenza il
Presidente della Giunta regionale della Basilicata ad impugnare presso la Corte Costituzionale,
entro il termine del 12 Novembre 2014, l'articolo 38 del D.L. 133/2014 (Decreto Legge sblocca
Italia – G.U. n.212 del 12/9/2014) per la sua conclamata incostituzionalità.
La Ola ritiene che il Presidente della Regione, in quanto legittimato a produrre ricorso presso la
Consulta, debba far valere le prerogative delle Istituzioni lucane, pena la mortificazione delle
funzioni amministrative regionali e locali in materia di programmazione, difesa dell'ambiente e
salvaguardia della salute.
La conversione in legge dell'articolo 38 del decreto legge n.133/2014, oltre a costituire una
violazione della Costituzione, produrrà effetti nefasti per la Basilicata, il cui territorio verrebbe
affidato quasi totalmente in concessione alle compagnie minerarie.
L'articolo 38 del D.L. 133/2014 avente oggetto "Misure per la valorizzazione delle risorse
energetiche nazionali”" stabilisce infatti che sono di "interesse strategico" le attività di
prospezione, di ricerca e di coltivazione degli idrocarburi, nonché la rete di stoccaggio di gas
naturale, della reiniezione delle acque di strato e lo smaltimento dei rifiuti prodotti dal ciclo degli
idrocarburi. Ne consegue per tali opere la "pubblica utilità, l'urgenza e l'indifferibilità" con
l’apposizione del "vincolo preordinato all’esproprio dei beni“ necessari per porre in essere progetti
impattanti per le vocazione dei territori comunali, estromettendo il suo Comune da ogni possibile
decisione futura.
Saranno inoltre i Ministeri e non più le Regioni ad autorizzare i progetti alle compagnie minerarie a
partire dal 1 gennaio 2015, anche per quelli che risultano ancora giacenti presso la Regione in tale
data, istituendo un “titolo unico” per la “la ricerca, la prospezione e la coltivazione degli
Ola (Organizzazione lucana ambientalista) mail: ola@olambientalista.it
idrocarburi” in capo ai ministeri competenti, con le Regioni chiamate ad esprimere pareri non più
vincolanti in "Conferenze dei Servizi" in cui verranno decise le "Intese" per i titoli minerari futuri.
Gli iter e le procedure previste dal D.L. n.133/2014 si pongono in contrasto con le leggi dello Stato,
quali la L.239/2014 e l'articolo 118 della Costituzione, anche per quanto attiene gli strumenti
urbanistici e la pianificazione vigenti per la salvaguardia del territorio, sia a livello comunale sia a
livello regionale, già nella fase iniziale dell'istanza di ricerca idrocarburi, considerata di interesse
strategico e di pubblica utilità. Ciò significa che il suo Comune non potrà più disporre e far valere
le norme vigenti relative la gestione e la pianificazione del territorio che verranno “subordinate”
ad altri interessi strategici.
Le chiediamo pertanto di voler adottare con urgenza la deliberazione che impegna il presidente
della Regione ad impugnare l'art.38 del D.L. 133/2014 presso la Corte Costituzionale, facendocene
avere copia per l’opportuna ed ampia divulgazione, quale segno tangibile che rimarchi la centralità
della salvaguardia dei beni comuni e delle peculiarità del territorio e dei suoi valori, che vanno
difesi con tutti i mezzi legali e della democrazia.
Eserciti oggi questo diritto per la Comunità, perché in futuro non Le sarà più possibile.

Il Comitato "Per Semise Rifiuto ha chiesto all'avvocato Bellizi che anche al Comune di Senise venga inviata con urgenza la Lettera preparata da Ola per tutti i Sindaci lucani e, approfittando del prossimo consiglio comunale chiuso previsto per il giorno 9, il quale pare non avrà come punto all'ordine del giorno l'industria dei rifiuti ( ma non è ancora ufficiale) a cui noi comunque saremo presenti, la proposta di delibera contro il decreto Sblocca Italia. Di seguito sono pubblicati i file di entrambi i documenti