Torna l'ora solare: lancette degli orologi indietro di 60 minuti. Come e perché nacque il cosiddetto “Tempo Standard": nel mondo occidentale la convenzione fu pensata per evitare disguidi sugli orari dei treni
Il cambio è previsto nella notte tra il 25 e il 26 ottobre 2014: l’ora legale, entrata in vigore lo scorso 30 marzo, lascerà il posto all’ora solare. Per sincronizzare gli orologi metteremo quindi le lancette indietro di 60 minuti: alle 3:00 – quando è previsto il passaggio – saranno cioè le 2:00.
L’ora solare è detta anche “Tempo Standard”. È regolata in base al fuso orario sul tempo del meridiano di Greenwich in Inghilterra (Greenwich Mean Time), in seguito a una convenzione internazionale fissata nel XIX secolo. L’Italia, ad esempio, quando è in vigore l’ora solare si trova un’ora avanti rispetto al GMT; nei mesi estivi invece, con l’ora legale, il nostro Paese è due ore avanti.
LA STORIA DEL TEMPO STANDARD
La storia del cosiddetto “Tempo Standard” nel mondo occidentale è legata al sistema dei trasporti. Come per l’ora legale, i primi a utilizzare un sistema unificato per calcolare il tempo sono stati gli inglesi nel 1847, quando le ferrovie britanniche si adeguarono al tempo di Greenwich (GMT). Sempre per evitare disguidi sugli orari dei treni, nel 1879 il canadese Sandford Fleming propose il Tempo Standard per informare i passeggeri del sistema di trasporto del Nord America. Nello stesso anno il GMT fu applicato anche alle previsioni meteo. Nel 1883 infine l’adeguamento dello United States Naval Observatory, che riorganizzò sulla base di 4 zone temporali (fusi orari) i segnali telegrafici di tutti gli Stati Uniti.
ORA LEGALE 2015: QUANDO TORNERÀ?
L’ora legale è stata istituita per la prima volta nel 1916 in Inghilterra, con l’obiettivo di sfruttare al massimo la luce solare nel periodo che va da marzo a ottobre e dunque abbassare il fabbisogno di corrente elettrica. La spinta verso il risparmio energetico allora fu resa necessaria dalle politiche di austerità attuate durante il Primo conflitto mondiale. Oggi l’ora legale, che generalmente entra in vigore l’ultimo fine settimana di marzo, è obbligatoria per tutti gli Stati membri dell’Unione europea in seguito a un protocollo del 1996.
L’orario estivo tornerà di nuovo l’ultima domenica di marzo del 2015, con precisione nella notte tra il 28 e il 29 marzo.
QUANTO SI RISPARMIA
In estate, quando le giornate si allungano naturalmente, spostare avanti di un’ora le lancette dell’orologio consente di “guadagnare” un’ora di luce ambientale e allo stesso tempo ritardare di un’ora l’accensione di quella artificiale. Secondo stime ufficiali pari nel 2013 sono stati tagliati circa 543,8 milioni di kW/h pari a 90 milioni di euro (calcolo eseguito sull'utente finale).
CURIOSITÀ
Non tutti i Paesi nel mondo adottano l’ora legale. Negli USA addirittura fanno eccezione alcuni Stati: Arizona e Hawaii, oltre a Porto Rico, le Isole Vergini, Samoa americane, Guam e le Isole Marianne Settentrionali.
Il primato per l’adozione dell’orario estivo più breve in assoluto spetta all’Honduras, che ha usato appena due volte l'ora legale di cui una, nel 2006, soltanto dal mese di maggio ad agosto.
Dal 2011 invece la Russia ha abolito definitivamente l’adozione dell’ora legale. Non adottano l’orario estivo anche diversi Paesi del Sudamerica – tra cui Venezuela, Argentina e alcuni Stati del Brasile – la Cina e gran parte dei Paesi dell’Oceania, compresa parte dell’Australia.
In generale nei Paesi equatoriali l’ora legale e quella solare non esistono. Nell'emisfero sud si segue comunque un calendario invertito.