Venerdì di fuoco a Senise

26.10.2014 19:49

24 ottobre, data dell’attesissimo convegno denominato “Ambiente, Acqua e Futuro. Quali prospettive?”  da tenere nell’aula magna dell’Istituto Tecnico Superiore L. Sinisgalli con  relatori della fama della professoressa  Albina Colella, docente ordinario di geologia presso l’Università degli Studi della Basilicata, del dottor Giambattista Mele del VIS e con la partecipazione dell’Associazione Libera. Ma cosa succede  prima dell’inizio dell’evento che avrebbe visto Per Senise: Rifiuto! e Rifiutiamoli impegnati in prima linea? Alle 7.30 una telefonata effettuata da un membro del comitato, sempre vigile  in  C/da Santa Lucia, allerta gli altri che i mezzi pesanti sono arrivati (non si è ben capito a far cosa) diretti proprio verso l’area che interesserà la realizzazione dell’impianto di rifiuti. Il comitato presidia, insieme agli agricoltori e ad altri cittadini che nel frattempo si sono uniti, la contrada in presenza delle forze dell’ordine che nel frattempo erano state allertate dal comitato stesso. Fatto sconcertante che fa alzare la tensione nei presenti, è rappresentato dall’invito, da parte dei proprietari dei terreni interessati dall’opificio (RIFIUTI), ad esercitare il diritto di prelazione, attraverso lettera raccomandata ricevuta proprio il giorno prima da molti degli stessi agricoltori presenti.  Nella lettera venivano dati o dovrebbero esser concessi  a quest’ultimi circa trenta giorni per rispondere alla proposta d’acquisto, giorni durante i quali nessun mezzo può essere legittimato ad apportare alcuna modifica nemmeno superficiale  allo stato di fatto e di diritto attuale dei terreni. Da un dialogo poco cortese che l’avvocato della Nep Italy Srl ha con il comitato emerge invece la volontà di effettuare trivellazioni o sondaggi geologici sugli stessi terreni. L’unica certezza che emerge da questa situazione incresciosa è il deposito dei mezzi, tra cui appunto una trivella, sui terreni che per i prossimi 30 giorni dovrebbero attendere una risposta alla proposta d’acquisto degli stessi confinanti. Proprio nelle ore più cruciali del presidio alcuni  membri del direttivo del comitato faticavano affinché il convegno non andasse in fumo. Lunghi tempi di organizzazione e lavoro coordinato dal comitato Per Senise: Rifiuto! e l’associazione Rifiutiamoli, quasi annullati in pochi istanti. Sarebbero dovute, vista la caratura dei relatori, essere presenti gli ultimi tre anni dello stesso istituto tecnico e del Liceo in quanto l’evento aveva carattere informativo ed educativo per i nostri giovani  in materia ambientale, con lo scopo per l’appunto di sensibilizzarli coinvolgendoli su quanto sta accadendo in Basilicata, sia sul fronte dell’emergenza petrolio e sia su quello dell’emergenza rifiuti e quindi l’opificio, ma si apprende con grande dispiacere che le classi non sarebbero scese con la motivazione assurda del “non volevamo disturbare il convegno”. Descriviamo  lo spiacevole accaduto riportando le parole usate dalla professoressa Colella, che perfettamente raccolgono l’amarezza del comitato: “sono venuta qui oggi  a Senise perché sapevo che ci sarebbe  stato il coinvolgimento dei giovani, invece apprendo con sommo dispiacere che i giovani non vengono coinvolti a causa di volontà  superiori.  Certo una cosa strana è che da un anno stiamo tentando… i comitatini stanno tentando di avere un dialogo con le istituzioni, un confronto con gli amministratori pubblici e con i tecnici ma questo non si riesce ad avere. Quello che è accaduto oggi sembra essere sulla falsa riga di questo comportamento e ci poniamo importanti interrogativi. Questo episodio è molto grave, siamo in democrazia e i cittadini devono essere ascoltati e avere il diritto di interloquire con chi li amministra e soprattutto con chi cerca di informarli,ma questo viene impedito su più livelli, allora la domanda nasce spontanea: forse l’informazione è capace di spezzare catene e retaggi che difficilmente si sciolgono nella disinformazione?”

Comunicato : Comitato "Per Senise: Rifiuto"