IL nuovo assegno di disoccupazione si chiamerà Naspi, verrà gestito dalla nuova agenzia unica per il lavoro, in stretta collaborazioni con i Centri per l’Impiego e dell’Inps sul territorio.
Arriva quindi al posto dell’Aspi, il Naspi, che sarà diretto ad un numero maggiore di persone (verranno infatti coinvolte anche persone che hanno lavorato con contratto a tempo indeterminato, atipico o di collaborazione).
Il Naspi arriverà a coprire un periodo massimo di 2 anni (più precisamente saranno presi in considerazione la metà dei mesi in cui il soggetto interessato ha avuto un contratto di lavoro negli ultimi 4 anni precedenti alla richiesta del sussidio, che partirà da un massimo di 1.200 euro per scendere poi gradualmente fino a 700 euro)
E’ necessario per tutti essere in grado di dimostrare di aver lavorato almeno 3 mesi prima di perdere il l’impiego.
Questo nuovo sussidio coinvolge dunque molti soggetti che non ne avrebbero avuto diritto per il tipo di contratto sottoscritto con il datore di lavoro fino ad ora.
Il Presidente Renzi non vuole indugiare, vista l’emorragia di posti di lavoro “allucinante”. “I mercati ci stanno osservando- continua Renzi – stanno cercando di capire se facciamo sul serio, se vogliamo andare fino in fondo con le riforme di cui l’Italia ha bisogno”, ha insistito ieri in Consiglio dei ministri.
Il Naspi, (Nuovo assegno di disoccupazione) dunque. Ovvero Nuova Aspi, sostituirà il sussidio introdotto dall’ex ministro Fornero.